I numeri sacri nella tradizione pitagorica massonica
Arturo ReghiniSecondo quanto affermano
concordemente gli antichi rituali e le antiche costituzioni massoniche,
la Massoneria ha per fine il perfezionamento dell'uomo.
Anche gli antichi misteri classici
avevano lo stesso scopo e conferivano la teletè, la perfezione
iniziatica; e questo termine tecnico era etimologicamente connesso ai
tre significati di fine, morte e perfezione, come osservava già il
pitagorico Plutarco. Ed anche Gesù ricorre alla stessa parola, tèleios,
quando esorta i suoi discepoli ad essere «perfetti come il Padre
vostro che è nei cieli», sebbene, con una delle frequenti incongruenze
delle Sacre Scritture, lo stesso Gesù affermi che «nessuno è perfetto
ad eccezione del Padre mio che è nei cieli».
La definizione che abbiamo riportato
sembrerebbe esplicita e precisa; eppure con una lieve alterazione
formale essa, ha subito una grave alterazione nel concetto.
Per esempio, il dizionario etimologico
del Pianigiani afferma, che il fine della Massoneria è il
perfezionamento dell'umanità; e non soltanto molti profani ma anche
molti massoni accettano questa seconda definizione.
A prima vista può sembrare che
perfezionamento dell'uomo e perfezionamento dell'umanità significhino la
stessa cosa; di fatto si riferiscono a due concetti profondamente
diversi, e l'apparente sinonimia genera un equivoco e nasconde una